In seguito alla sostituzione del viceparroco seguì un periodo di crisi per tutti i gruppi del movimento giovanile e la comunità capi non ne fu certo esente. Presto la collaborazione con gli altri gruppi venne meno, perché vennero a mancare i momenti di incontro e alcuni gruppi si sciolsero. La Co.Ca. ebbe come reazione una chiusura verso l’esterno.
Nel frattempo un importante avvenimento aveva caratterizzato la vita del gruppo, cioè l’unione nell’attività del settore maschile col femminile. Nasceva quindi il problema della coeducazione che a livello di associazione si è risolto organizzativamente nel 1975 con la fusione dell’ASCI e dell’AGI nell’AGESCI. L’unione dei due settori fu per la Co.Ca. di Santena un’imposizione delle circostanze, infatti fu una scelta obbligata che permise la continuazione di un’esperienza nel momento in cui vennero a mancare le capo del settore femminile.
Anno Scout 1972
Primo campo di reparto misto, con la partecipazione di esploratori e guide. Raid dei novizi in Toscana.
Anno Scout 1973
Entrano in servizio i primi rover provenienti dal reparto nato nel 1967
Anno Scout 1974
Viene lanciato a livello regionale il problema dell’emarginazione, e la necessità di proporre lo scoutismo in ambienti ove questo sia presente
Anno Scout 1975
Fusione a livello nazionale delle due associazioni ASCI e AGI (maschile e femminile). Nasce l’AGESCI. Contributo del gruppo nella preparazione dei programmi politici per le elezioni comunali del 1975. Partecipazione del gruppo alla route nazionale di branca R/S a La Mandria. Il tema della route nazionale è:”…una scelta…”
Anno Scout 1976
Continua l’impegno a livello sociale, si partecipa come gruppo alle commissioni comunali sui problemi giovanili, le proposte avanzate sono: i parchi robinson, la partecipazione dei giovani ai problemi sociali e il modo di trovare delle soluzioni a livello locale. Alla vigilia del campo estivo vengono rubate tutte le tende del Gruppo. È chiusa la Branca L/C per mancanza di capi.
Anno Scout 1977-1978
Si cerca di ricostruire il collegamento tra le varie forze giovanili presenti sul territorio a livello parrocchiale. Si propone la formazione del Consiglio, questi tentativi non riescono ad ottenere un risultato immediato per la mancanza di sensibilità da parte dei diretti interessati a questi problemi.